Credo che a quell'epoca avrebbe vinto l'esercito di Alessandro il macedone
detto "Magno".
Infatti le ragioni sono molteplici ma una su tutte darà una spiegazione
esuriente.
Lo scontro campale vinto dai romani e avvenuto nel 191 A.C. a Cinocefale(Grecia)
dove per la prima volta le legioni dell' Urbs affrontavano in terra
straniera un esercito costituito da elementi ellenici (Filippo V il
macedone), ha sancito definitivamente la vittoria della tattica sulla
strategia.
In quell'anno Roma aveva saputo mettere a punto con straordinaria metodicità
quanto appreso nelle precedenti battaglie contro le altre genti sconfitte
(vedi per es. gli Hispaniensi dai quali mutuarono l'uso della spada
corta detta "gladius"), dalle quali avendo saputo acquisire
il meglio delle tattiche di guerra non aveva di fatto esitato a carpire
ogni elemento utile che potesse considerarsi migliorativo nell'arte
della guerra.
L'esempio su tutti fu per l'appunto l'archiviazione della tattica macedone
basata sulla "falange" la quale era si arma devastante ma
priva di ogni manovrabilità. Esemplificando si può affermare
che i picchieri macedoni (coloro che tenevano in pugno le aste lunghe
fino a 4 m.) avevano il loro limite tattico (cioè di dispiegamento
delle forze in campo) potevano procedere solo in avanti e non manovrare
di lato o all'indietro o alternato ecc...(se non a prezzo di scompaginare
la formazione) come invece facevano le legioni di Roma le quali tra
l'altro avevano come scopo lo scontro corpo a corpo.............ma questo
livello tattico per l'appunto era stato raggiunto solo dopo il 200 A.C.
Quindi avendo iniziato Alessandro Magno le sue eroiche imprese nel IV
sec. A.C. ( almeno 130-150 anni prima della battagli di Cinocefale),
si può con ogni probabilità dedurre che i romani se avessero
affrontato Alessandro il grande a quel tempo ne sarebbe usciti sconfitti,
in quanto privi dell'esperienza tattico-evolutiva che invece al momento
giusto come si è visto ha dato i suoi risultati.
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